Nuova Riveduta:

Deuteronomio 9:19

Poiché io avevo paura davanti all'ira e al furore da cui il SIGNORE era invaso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma il SIGNORE mi esaudì anche quella volta.

C.E.I.:

Deuteronomio 9:19

Io avevo paura di fronte all'ira e al furore di cui il Signore era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma il Signore mi esaudì anche quella volta.

Nuova Diodati:

Deuteronomio 9:19

Poiché io avevo paura dell'ira e del furore con cui l'Eterno era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma l'Eterno mi esaudì anche quella volta.

Riveduta 2020:

Deuteronomio 9:19

Poiché io avevo paura nel vedere l'ira e il furore con cui l'Eterno si era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma l'Eterno mi esaudì anche questa volta.

La Parola è Vita:

Deuteronomio 9:19

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Deuteronomio 9:19

Poiché io avevo paura, a veder l'ira e il furore da cui l'Eterno era invaso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma l'Eterno m'esaudì anche questa volta.

Ricciotti:

Deuteronomio 9:19

poichè temevo la sua indignazione e la sua ira, con la quale sdegnato contro di voi voleva distruggervi. Ed il Signore m'esaudì anche questa volta.

Tintori:

Deuteronomio 9:19

e tali datarmi temere che egli nella sua indignazione e nella sua ira, eccitato contro di voi, non volesse sterminarvi. Ma il Signore mi esaudì anche questa volta.

Martini:

Deuteronomio 9:19

Perocché temeva io l'indignazione, e il furore, da cui stimolato egli volea sterminarvi. Ed ancor questa volta il Signore mi esaudì.

Diodati:

Deuteronomio 9:19

Conciossiachè io avessi paura, per cagion dell'ira e del cruccio, del quale il Signore era gravemente adirato contro a voi, per distruggervi. E il Signore mi esaudì ancora quella volta.

Commentario abbreviato:

Deuteronomio 9:19

7 Versetti 7-29

Affinché gli Israeliti non abbiano la pretesa di pensare che Dio li abbia portati in Canaan per la loro giustizia, Mosè mostra quale miracolo di misericordia sia stato il fatto che non siano stati distrutti nel deserto. È bene che ricordiamo spesso contro noi stessi, con dolore e vergogna, i nostri precedenti peccati, per vedere quanto siamo debitori della grazia gratuita e per riconoscere umilmente che non abbiamo mai meritato altro che l'ira e la maledizione da parte di Dio. Perché la nostra propensione all'orgoglio è così forte che si insinua con un pretesto o un altro. Siamo pronti a credere che la nostra giustizia ci abbia procurato il favore speciale del Signore, anche se in realtà la nostra malvagità è più evidente della nostra debolezza. Ma quando la storia segreta della vita di ogni uomo sarà portata alla luce nel giorno del giudizio, tutto il mondo sarà provato colpevole davanti a Dio. Al momento, uno supplica per noi davanti al seggio della misericordia, che non solo ha digiunato, ma è morto sulla croce per i nostri peccati; attraverso di lui possiamo avvicinarci, pur essendo peccatori autocondannati, e implorare la misericordia immeritata e la vita eterna, come dono di Dio in Lui. Riferiamo tutta la vittoria, tutta la gloria e tutta la lode a Colui che solo porta la salvezza.

Riferimenti incrociati:

Deuteronomio 9:19

De 9:8; Eso 32:10,11; Ne 1:2-7; Lu 12:4,5
De 10:10; Eso 32:14; 33:17; Sal 99:6; 106:23; Am 7:2,3,5,6; Giac 5:16,17

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